15.11.2024
INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-TURCHIA. I dati dell’Agenzia-ICE nei primi nove mesi del 2024
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi nove mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 23,2 mld, registrando un incremento del 15,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 26,8% (USD 13,8 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 2,5% e si sono attestate a USD 9,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 4,4 mld.
Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,5% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.
In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 35,1 mld) e seguita da Parigi (USD 16,7 mld) e Madrid (USD 14,2 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.
Nei primi nove mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (+364,8%); in calo, invece, l’export di autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-17,4%) e di materie plastiche (-11,3%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma dall’inizio del 2024 quella delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (che sfiora i 4 mld di USD), mentre la voce macchinari e apparecchiature meccaniche risulta essere ancora in calo del 7,2% rispetto ai primi nove mesi del 2023, con un valore di USD 2,3 mld.
La dinamica dell’export turco mostra invece un marcato aumento della voce ferro e acciaio (+96,5%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+50,5%). In calo gli acquisti italiani di combustibili minerali e oli minerali (-22,8%), dei macchinari ed apparecchiature meccaniche (-14,4%), e degli indumenti ed accessori di abbigliamento a maglia che si sono contratti del 13%. Gli autoveicoli, trattori e parti di ricambio si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 2,2 mld (+10,4%).